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Biasca
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Dove la Valle di Blenio da Lucomagno e la Leventina dal Gottardo si riuniscono, sorge Biasca. La località non ospita solo il futuro portale sud della galleria di base del Gottardo, ma anche costruzioni da vedere, come la chiesa SS. Pietro e Paolo.
La Valle Leventina e la Valle di Blenio si uniscono a Biasca e da lì, verso sud, incomincia la Valle Riviera. Sotto la Cima di Biasca, più precisamente sull'Alpe di Lago, nasce il Ri della Froda. La cascata, che precipita proprio di fronte alla stazione di Biasca, è un simbolo noto a molti viaggiatori, che si godono lo spettacolo dal finestrino del treno.
Biasca, che si trova sull’antica linea ferroviaria del Gottardo, è contemporaneamente il futuro portale sud della galleria di base del Gottardo del nuovo collegamento ferroviario che attraversa le Alpi NEAT (Neue Eisenbahn-Alpentransversale, nuova trasversale ferroviaria alpina). Un punto culminante per gli amanti del treno: a Biasca inizia il sentiero ferroviario «Gottardo», che conduce da Biasca fino ad Airolo e sul lato nord delle Alpi da Göschenen a Erstfeld e con oltre 70 tavole informative e punti panoramici ben posizionati conferisce emozioni avvincenti alla più importante linea ferroviaria d’Europa.
Nel Medioevo Biasca è stata teatro di una delle più grandi frane nella storia della Svizzera: nel 1513 una frana dal Monte Crenone distrusse molte case, causò la morte di centinaia di abitanti e creò una diga di sbarramento. Questa si spaccò nel 1515 sotto la pressione del lago sbarrato e provocò danni gravissimi fino al Piano di Magadino.
A Biasca merita una visita la chiesa SS. Pietro e Paolo risalente al XII secolo, un monumento storico d’importanza nazionale con affreschi monocromatici del XIII secolo. Una via crucis con 14 cappelle è stata eretta nel 1742 e conduce all’oratorio di Santa Petronilla con affreschi del XVII secolo. Uno sguardo merita anche lo storico ponte di Santa Petronilla.
Da vedere sono anche la parrocchia San Carlo (1891-1905), una costruzione monumentale mai completamente terminata, nonché il museo storico-militare Forte Mondascia. A Biasca sono inoltre rimaste conservate alcune antiche case patrizie.
Biasca, che si trova sull’antica linea ferroviaria del Gottardo, è contemporaneamente il futuro portale sud della galleria di base del Gottardo del nuovo collegamento ferroviario che attraversa le Alpi NEAT (Neue Eisenbahn-Alpentransversale, nuova trasversale ferroviaria alpina). Un punto culminante per gli amanti del treno: a Biasca inizia il sentiero ferroviario «Gottardo», che conduce da Biasca fino ad Airolo e sul lato nord delle Alpi da Göschenen a Erstfeld e con oltre 70 tavole informative e punti panoramici ben posizionati conferisce emozioni avvincenti alla più importante linea ferroviaria d’Europa.
Nel Medioevo Biasca è stata teatro di una delle più grandi frane nella storia della Svizzera: nel 1513 una frana dal Monte Crenone distrusse molte case, causò la morte di centinaia di abitanti e creò una diga di sbarramento. Questa si spaccò nel 1515 sotto la pressione del lago sbarrato e provocò danni gravissimi fino al Piano di Magadino.
A Biasca merita una visita la chiesa SS. Pietro e Paolo risalente al XII secolo, un monumento storico d’importanza nazionale con affreschi monocromatici del XIII secolo. Una via crucis con 14 cappelle è stata eretta nel 1742 e conduce all’oratorio di Santa Petronilla con affreschi del XVII secolo. Uno sguardo merita anche lo storico ponte di Santa Petronilla.
Da vedere sono anche la parrocchia San Carlo (1891-1905), una costruzione monumentale mai completamente terminata, nonché il museo storico-militare Forte Mondascia. A Biasca sono inoltre rimaste conservate alcune antiche case patrizie.
Highlights
- Cascate – le cascate che precipitano giù da circa 80 metri vicino alla stazione sono il simbolo di Biasca e sono già balzate agli occhi di alcuni passeggeri dei treni.
- In occasione dell’anniversario dei 125 anni della ferrovia del Gottardo tra Erstfeld e Biasca è stato inaugurato l’ampio sentiero escursionistico del Gottardo. In ben 50 posti le tavole informano sulla regione e sulla ferrovia del Gottardo.
- Cantiere Alptransit presso Biasca – un centro per i visitatori comunica sensazioni avvincenti sul grande cantiere della galleria di base del Gottardo, del nuovo tunnel ferroviario lungo 57 km per il traffico che attraversa le Alpi.
- Chiesa SS. Pietro e Paolo a Biasca - un monumento storico d’importanza nazionale con affreschi monocromatici del XIII secolo.
- Valle di Blenio – grazie al suo particolare orientamento nord-sud, in direzione del Passo del Lucomagno la Valle di Blenio è molto soleggiata e viene anche chiamata «la valle del sole».
Dove la Valle di Blenio da Lucomagno e la Leventina dal Gottardo si riuniscono, sorge Biasca. La località non ospita solo il futuro portale sud della galleria di base del Gottardo, ma anche costruzioni da vedere, come la chiesa SS. Pietro e Paolo.
La Valle Leventina e la Valle di Blenio si uniscono a Biasca e da lì, verso sud, incomincia la Valle Riviera. Sotto la Cima di Biasca, più precisamente sull'Alpe di Lago, nasce il Ri della Froda. La cascata, che precipita proprio di fronte alla stazione di Biasca, è un simbolo noto a molti viaggiatori, che si godono lo spettacolo dal finestrino del treno.
Biasca, che si trova sull’antica linea ferroviaria del Gottardo, è contemporaneamente il futuro portale sud della galleria di base del Gottardo del nuovo collegamento ferroviario che attraversa le Alpi NEAT (Neue Eisenbahn-Alpentransversale, nuova trasversale ferroviaria alpina). Un punto culminante per gli amanti del treno: a Biasca inizia il sentiero ferroviario «Gottardo», che conduce da Biasca fino ad Airolo e sul lato nord delle Alpi da Göschenen a Erstfeld e con oltre 70 tavole informative e punti panoramici ben posizionati conferisce emozioni avvincenti alla più importante linea ferroviaria d’Europa.
Nel Medioevo Biasca è stata teatro di una delle più grandi frane nella storia della Svizzera: nel 1513 una frana dal Monte Crenone distrusse molte case, causò la morte di centinaia di abitanti e creò una diga di sbarramento. Questa si spaccò nel 1515 sotto la pressione del lago sbarrato e provocò danni gravissimi fino al Piano di Magadino.
A Biasca merita una visita la chiesa SS. Pietro e Paolo risalente al XII secolo, un monumento storico d’importanza nazionale con affreschi monocromatici del XIII secolo. Una via crucis con 14 cappelle è stata eretta nel 1742 e conduce all’oratorio di Santa Petronilla con affreschi del XVII secolo. Uno sguardo merita anche lo storico ponte di Santa Petronilla.
Da vedere sono anche la parrocchia San Carlo (1891-1905), una costruzione monumentale mai completamente terminata, nonché il museo storico-militare Forte Mondascia. A Biasca sono inoltre rimaste conservate alcune antiche case patrizie.
Biasca, che si trova sull’antica linea ferroviaria del Gottardo, è contemporaneamente il futuro portale sud della galleria di base del Gottardo del nuovo collegamento ferroviario che attraversa le Alpi NEAT (Neue Eisenbahn-Alpentransversale, nuova trasversale ferroviaria alpina). Un punto culminante per gli amanti del treno: a Biasca inizia il sentiero ferroviario «Gottardo», che conduce da Biasca fino ad Airolo e sul lato nord delle Alpi da Göschenen a Erstfeld e con oltre 70 tavole informative e punti panoramici ben posizionati conferisce emozioni avvincenti alla più importante linea ferroviaria d’Europa.
Nel Medioevo Biasca è stata teatro di una delle più grandi frane nella storia della Svizzera: nel 1513 una frana dal Monte Crenone distrusse molte case, causò la morte di centinaia di abitanti e creò una diga di sbarramento. Questa si spaccò nel 1515 sotto la pressione del lago sbarrato e provocò danni gravissimi fino al Piano di Magadino.
A Biasca merita una visita la chiesa SS. Pietro e Paolo risalente al XII secolo, un monumento storico d’importanza nazionale con affreschi monocromatici del XIII secolo. Una via crucis con 14 cappelle è stata eretta nel 1742 e conduce all’oratorio di Santa Petronilla con affreschi del XVII secolo. Uno sguardo merita anche lo storico ponte di Santa Petronilla.
Da vedere sono anche la parrocchia San Carlo (1891-1905), una costruzione monumentale mai completamente terminata, nonché il museo storico-militare Forte Mondascia. A Biasca sono inoltre rimaste conservate alcune antiche case patrizie.
Highlights
- Cascate – le cascate che precipitano giù da circa 80 metri vicino alla stazione sono il simbolo di Biasca e sono già balzate agli occhi di alcuni passeggeri dei treni.
- In occasione dell’anniversario dei 125 anni della ferrovia del Gottardo tra Erstfeld e Biasca è stato inaugurato l’ampio sentiero escursionistico del Gottardo. In ben 50 posti le tavole informano sulla regione e sulla ferrovia del Gottardo.
- Cantiere Alptransit presso Biasca – un centro per i visitatori comunica sensazioni avvincenti sul grande cantiere della galleria di base del Gottardo, del nuovo tunnel ferroviario lungo 57 km per il traffico che attraversa le Alpi.
- Chiesa SS. Pietro e Paolo a Biasca - un monumento storico d’importanza nazionale con affreschi monocromatici del XIII secolo.
- Valle di Blenio – grazie al suo particolare orientamento nord-sud, in direzione del Passo del Lucomagno la Valle di Blenio è molto soleggiata e viene anche chiamata «la valle del sole».
Andata e ritorno Biasca
Adresse
Bellinzonese e Alto Ticino Turismo
Contrada Cavalier Pellanda 4
6710 Biasca
Tel. +41 (0)91 862 33 27
biasca@bellinzonese-altoticino.ch
www.bellinzonese-altoticino.ch
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