Questo posto, serviva probabilmente ai cacciatori come punto di incontro, durante la caccia stagionale di mezza estate; il suo nome ha origine dalle popolazioni nomade, come gli zingari e i calderai ( che riparavano le pentole) i quali usavano la caverna come posto di sosta.

La caverna con una superficie di circa 200 metri quadrati compresa la vicina foresta e tutto il prato attorno, dal 1902 è stata posta sotto protezione dello stato.

Il museo di tutti i Santi di Schaffhausen ha dedicato al "Kesslerloch” una ampia mostra.