La Svizzera a piedi
Rossinière
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Rossinière
Il pittoresco villaggio di montagna di Rossinière, a 930 m s.l.m. nella regione vodese del Pays-d'Enhaut, è famoso per i suoi numerosi chalet di legno con le facciate dipinte e decorate con intagli artistici.
Con meno di 500 abitanti, Rossinière è rimasto un vero villaggio montano, in cui l'industrializzazione non è mai arrivata. All'inizio del XX secolo la silvicoltura costituiva la fonte di reddito primaria della popolazione, che grazie a quest'attività godeva di un certo benessere. Oggi i boschi vengono sfruttati solo in minima parte, mentre l'agricoltura continua a essere una caratteristica distintiva del villaggio. Il principale prodotto d'esportazione è il formaggio d'alpe L'Étivaz, apprezzato per il suo sapore speziato e prodotto negli alpeggi della regione seguendo i metodi tradizionali con il latte delle mucche.
Il carattere del villaggio di Rossinière è reso unico dalle sue splendide case in legno. Le facciate degli chalet, con tutti i loro dettagli artistici e fantasiosi, sono il filo conduttore di un sentiero tematico di un'ora attraverso il villaggio. Fiore all'occhiello della località è il Grand Chalet, con la sua enorme facciata artistica, che si erge su cinque piani e dal quale si aprono 113 finestre. Il Grand Chalet fu costruito attorno al 1756 per Jean David Henchoz, costruttore, notaio e giudice, che ne voleva fare un caseificio. Fu infatti la cantina a determinare le dimensioni dello chalet: essa doveva, infatti, permettere la conservazione e la stagionatura di 600 forme di formaggio. I piani superiori erano destinati alle attività commerciali: qui, commercianti provenienti da Bulle, Vevey e anche da Lione contrattavano i prezzi per l'esportazione del formaggio. Nel 1977 il Grand Chalet fu acquistato dal pittore Balthus (1908-2001), pseudonimo del conte Balthazar Klossowski de Rola. Egli visse qui con la sua consorte e la loro figlia, dipingendo e ricevendo personalità e artisti da tutta l'Europa.
Al di sotto del villaggio, una diga di contenimento ha trasformato il fiume Saane in un grazioso laghetto, il Lac du Vernex.
Il carattere del villaggio di Rossinière è reso unico dalle sue splendide case in legno. Le facciate degli chalet, con tutti i loro dettagli artistici e fantasiosi, sono il filo conduttore di un sentiero tematico di un'ora attraverso il villaggio. Fiore all'occhiello della località è il Grand Chalet, con la sua enorme facciata artistica, che si erge su cinque piani e dal quale si aprono 113 finestre. Il Grand Chalet fu costruito attorno al 1756 per Jean David Henchoz, costruttore, notaio e giudice, che ne voleva fare un caseificio. Fu infatti la cantina a determinare le dimensioni dello chalet: essa doveva, infatti, permettere la conservazione e la stagionatura di 600 forme di formaggio. I piani superiori erano destinati alle attività commerciali: qui, commercianti provenienti da Bulle, Vevey e anche da Lione contrattavano i prezzi per l'esportazione del formaggio. Nel 1977 il Grand Chalet fu acquistato dal pittore Balthus (1908-2001), pseudonimo del conte Balthazar Klossowski de Rola. Egli visse qui con la sua consorte e la loro figlia, dipingendo e ricevendo personalità e artisti da tutta l'Europa.
Al di sotto del villaggio, una diga di contenimento ha trasformato il fiume Saane in un grazioso laghetto, il Lac du Vernex.
Highlights
- Grand Chalet – L'abitazione in legno più grande della Svizzera: 500 m2 di superficie calpestabile, 5 piani, 113 finestre, una dedica dipinta sulla facciata e composta da 2800 lettere.
- Balthus Kapelle – Video documentari, fotografie e opere artistiche raccontano la vita del celebre pittore figurativo che a Rossinière ha trascorso gli ultimi 24 anni della sua vita.
- Chiesa di Rossinière – Chiesa romanica la cui esistenza è documentata già nel 1316. Il dipinto di un orso all'interno della chiesa simboleggia la sovranità di Berna. La chiesta è stata restaurata nel 1975.
Il pittoresco villaggio di montagna di Rossinière, a 930 m s.l.m. nella regione vodese del Pays-d'Enhaut, è famoso per i suoi numerosi chalet di legno con le facciate dipinte e decorate con intagli artistici.
Con meno di 500 abitanti, Rossinière è rimasto un vero villaggio montano, in cui l'industrializzazione non è mai arrivata. All'inizio del XX secolo la silvicoltura costituiva la fonte di reddito primaria della popolazione, che grazie a quest'attività godeva di un certo benessere. Oggi i boschi vengono sfruttati solo in minima parte, mentre l'agricoltura continua a essere una caratteristica distintiva del villaggio. Il principale prodotto d'esportazione è il formaggio d'alpe L'Étivaz, apprezzato per il suo sapore speziato e prodotto negli alpeggi della regione seguendo i metodi tradizionali con il latte delle mucche.
Il carattere del villaggio di Rossinière è reso unico dalle sue splendide case in legno. Le facciate degli chalet, con tutti i loro dettagli artistici e fantasiosi, sono il filo conduttore di un sentiero tematico di un'ora attraverso il villaggio. Fiore all'occhiello della località è il Grand Chalet, con la sua enorme facciata artistica, che si erge su cinque piani e dal quale si aprono 113 finestre. Il Grand Chalet fu costruito attorno al 1756 per Jean David Henchoz, costruttore, notaio e giudice, che ne voleva fare un caseificio. Fu infatti la cantina a determinare le dimensioni dello chalet: essa doveva, infatti, permettere la conservazione e la stagionatura di 600 forme di formaggio. I piani superiori erano destinati alle attività commerciali: qui, commercianti provenienti da Bulle, Vevey e anche da Lione contrattavano i prezzi per l'esportazione del formaggio. Nel 1977 il Grand Chalet fu acquistato dal pittore Balthus (1908-2001), pseudonimo del conte Balthazar Klossowski de Rola. Egli visse qui con la sua consorte e la loro figlia, dipingendo e ricevendo personalità e artisti da tutta l'Europa.
Al di sotto del villaggio, una diga di contenimento ha trasformato il fiume Saane in un grazioso laghetto, il Lac du Vernex.
Il carattere del villaggio di Rossinière è reso unico dalle sue splendide case in legno. Le facciate degli chalet, con tutti i loro dettagli artistici e fantasiosi, sono il filo conduttore di un sentiero tematico di un'ora attraverso il villaggio. Fiore all'occhiello della località è il Grand Chalet, con la sua enorme facciata artistica, che si erge su cinque piani e dal quale si aprono 113 finestre. Il Grand Chalet fu costruito attorno al 1756 per Jean David Henchoz, costruttore, notaio e giudice, che ne voleva fare un caseificio. Fu infatti la cantina a determinare le dimensioni dello chalet: essa doveva, infatti, permettere la conservazione e la stagionatura di 600 forme di formaggio. I piani superiori erano destinati alle attività commerciali: qui, commercianti provenienti da Bulle, Vevey e anche da Lione contrattavano i prezzi per l'esportazione del formaggio. Nel 1977 il Grand Chalet fu acquistato dal pittore Balthus (1908-2001), pseudonimo del conte Balthazar Klossowski de Rola. Egli visse qui con la sua consorte e la loro figlia, dipingendo e ricevendo personalità e artisti da tutta l'Europa.
Al di sotto del villaggio, una diga di contenimento ha trasformato il fiume Saane in un grazioso laghetto, il Lac du Vernex.
Highlights
- Grand Chalet – L'abitazione in legno più grande della Svizzera: 500 m2 di superficie calpestabile, 5 piani, 113 finestre, una dedica dipinta sulla facciata e composta da 2800 lettere.
- Balthus Kapelle – Video documentari, fotografie e opere artistiche raccontano la vita del celebre pittore figurativo che a Rossinière ha trascorso gli ultimi 24 anni della sua vita.
- Chiesa di Rossinière – Chiesa romanica la cui esistenza è documentata già nel 1316. Il dipinto di un orso all'interno della chiesa simboleggia la sovranità di Berna. La chiesta è stata restaurata nel 1975.
Andata e ritorno Rossinière
Adresse
Pays-d’Enhaut Région | Rossinière
Rue de la Placette 9
1658 Rossinière
Tel. +41 (0)26 924 25 21
rossiniere@chateau-doex.ch
www.chateau-doex.ch
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