La Svizzera a piedi

Autour du Mont Gond
Nendaz, Tracouet–Balavaud–Champ Ferret–Dents Rousses–Tortin–Siviez

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Autour du Mont Gond
Nendaz, Tracouet–Balavaud–Champ Ferret–Dents Rousses–Tortin–Siviez
I più grandi e più antichi larici d'Europa e un ambiente giapponese: l'escursione attorno al Mont Gond porta alla scoperta dei più bei paesaggi di Nendaz. Si attraversa il secolare lariceto di Balavaux e scendendo si incontra la seconda chicca paesaggistica: il giardino giapponese.
L'escursione inizia presso la stazione a monte della funivia di Tracouet. Dopo un breve tratto in direzione del Lac de Tracouet il sentiero scende in tornanti fino alla capanna Balavaux. Qui ci si ritrova in mezzo a giganteschi larici, proprio come in una favola. Figurano tra i più antichi d'Europa. Attorno all'alpeggio se ne contano più di 250 esemplari, alcuni millenari. Uno dei larici più antichi ha una circonferenza di 14,6 metri ed è probabilmente il più grande d'Europa.
Dopo essere passato sotto la funivia Prarion-Plan du Fou, il sentiero diventa più stretto, costellato di radici e ciottoli. Anche l'ambiente si fa sempre più alpino. Raggiunto il prato, si scorge la vetta del monte Pointe des Champs Ferret (2742 m). Dopo aver attraversato un ghiaione e un torrente, si procede salendo a sinistra della Pointe des Champs Ferret. Questo tratto è breve e ripido. Circa a metà della salita, tra i sassi e le rocce si può ammirare la vista su Balavaux, le Alpi e verso Tracouet. La salita termina a circa 2575 metri di altitudine, dove si apre una splendida vista sul Mont Fort e sul Mont Gelé, nonché, giù in basso, sulla diga del Cleuson e il giardino giapponese.
La discesa inizia su un sentiero ripido e accidentato che costeggia un ruscello. Passando su un alpeggio si raggiunge un'ampia via campestre e una vecchia morena. Sulla destra si trova il giardino giapponese, sul «tetto» di una morena. Piccoli alberi, ruscelli, sassi ricoperti di muschio, prati rigogliosi: diversamente da quanto avviene in Giappone, dove in genere giardini con questi elementi vengono creati artificialmente, su questo altopiano sono stati creati dalla natura. Un po' sotto il giardino, si può abbreviare la discesa prendendo la funivia. A piedi, si continua a scendere sulla strada di ghiaia fino a Siviez, meta finale dell'escursione.
Dopo essere passato sotto la funivia Prarion-Plan du Fou, il sentiero diventa più stretto, costellato di radici e ciottoli. Anche l'ambiente si fa sempre più alpino. Raggiunto il prato, si scorge la vetta del monte Pointe des Champs Ferret (2742 m). Dopo aver attraversato un ghiaione e un torrente, si procede salendo a sinistra della Pointe des Champs Ferret. Questo tratto è breve e ripido. Circa a metà della salita, tra i sassi e le rocce si può ammirare la vista su Balavaux, le Alpi e verso Tracouet. La salita termina a circa 2575 metri di altitudine, dove si apre una splendida vista sul Mont Fort e sul Mont Gelé, nonché, giù in basso, sulla diga del Cleuson e il giardino giapponese.
La discesa inizia su un sentiero ripido e accidentato che costeggia un ruscello. Passando su un alpeggio si raggiunge un'ampia via campestre e una vecchia morena. Sulla destra si trova il giardino giapponese, sul «tetto» di una morena. Piccoli alberi, ruscelli, sassi ricoperti di muschio, prati rigogliosi: diversamente da quanto avviene in Giappone, dove in genere giardini con questi elementi vengono creati artificialmente, su questo altopiano sono stati creati dalla natura. Un po' sotto il giardino, si può abbreviare la discesa prendendo la funivia. A piedi, si continua a scendere sulla strada di ghiaia fino a Siviez, meta finale dell'escursione.
I più grandi e più antichi larici d'Europa e un ambiente giapponese: l'escursione attorno al Mont Gond porta alla scoperta dei più bei paesaggi di Nendaz. Si attraversa il secolare lariceto di Balavaux e scendendo si incontra la seconda chicca paesaggistica: il giardino giapponese.
L'escursione inizia presso la stazione a monte della funivia di Tracouet. Dopo un breve tratto in direzione del Lac de Tracouet il sentiero scende in tornanti fino alla capanna Balavaux. Qui ci si ritrova in mezzo a giganteschi larici, proprio come in una favola. Figurano tra i più antichi d'Europa. Attorno all'alpeggio se ne contano più di 250 esemplari, alcuni millenari. Uno dei larici più antichi ha una circonferenza di 14,6 metri ed è probabilmente il più grande d'Europa.
Dopo essere passato sotto la funivia Prarion-Plan du Fou, il sentiero diventa più stretto, costellato di radici e ciottoli. Anche l'ambiente si fa sempre più alpino. Raggiunto il prato, si scorge la vetta del monte Pointe des Champs Ferret (2742 m). Dopo aver attraversato un ghiaione e un torrente, si procede salendo a sinistra della Pointe des Champs Ferret. Questo tratto è breve e ripido. Circa a metà della salita, tra i sassi e le rocce si può ammirare la vista su Balavaux, le Alpi e verso Tracouet. La salita termina a circa 2575 metri di altitudine, dove si apre una splendida vista sul Mont Fort e sul Mont Gelé, nonché, giù in basso, sulla diga del Cleuson e il giardino giapponese.
La discesa inizia su un sentiero ripido e accidentato che costeggia un ruscello. Passando su un alpeggio si raggiunge un'ampia via campestre e una vecchia morena. Sulla destra si trova il giardino giapponese, sul «tetto» di una morena. Piccoli alberi, ruscelli, sassi ricoperti di muschio, prati rigogliosi: diversamente da quanto avviene in Giappone, dove in genere giardini con questi elementi vengono creati artificialmente, su questo altopiano sono stati creati dalla natura. Un po' sotto il giardino, si può abbreviare la discesa prendendo la funivia. A piedi, si continua a scendere sulla strada di ghiaia fino a Siviez, meta finale dell'escursione.
Dopo essere passato sotto la funivia Prarion-Plan du Fou, il sentiero diventa più stretto, costellato di radici e ciottoli. Anche l'ambiente si fa sempre più alpino. Raggiunto il prato, si scorge la vetta del monte Pointe des Champs Ferret (2742 m). Dopo aver attraversato un ghiaione e un torrente, si procede salendo a sinistra della Pointe des Champs Ferret. Questo tratto è breve e ripido. Circa a metà della salita, tra i sassi e le rocce si può ammirare la vista su Balavaux, le Alpi e verso Tracouet. La salita termina a circa 2575 metri di altitudine, dove si apre una splendida vista sul Mont Fort e sul Mont Gelé, nonché, giù in basso, sulla diga del Cleuson e il giardino giapponese.
La discesa inizia su un sentiero ripido e accidentato che costeggia un ruscello. Passando su un alpeggio si raggiunge un'ampia via campestre e una vecchia morena. Sulla destra si trova il giardino giapponese, sul «tetto» di una morena. Piccoli alberi, ruscelli, sassi ricoperti di muschio, prati rigogliosi: diversamente da quanto avviene in Giappone, dove in genere giardini con questi elementi vengono creati artificialmente, su questo altopiano sono stati creati dalla natura. Un po' sotto il giardino, si può abbreviare la discesa prendendo la funivia. A piedi, si continua a scendere sulla strada di ghiaia fino a Siviez, meta finale dell'escursione.
Lunghezza | Numero delle tappe
14 km
| 1 Tappa
Salite | Discesa
640 m | 1100 m
Tempo di marcia
4 h 35 min
Tecnica | Forma fisica
medio
(sentiero di montagna)
|
difficile
Andata | ritorno
Andata / ritorno Tracouet (Haute-Nendaz)
Orari FFS Visualizzare la fermata e il percorso sulla mappaStagione
Stagione
Attenzione: in prossimità dei percorsi ad alta quota è possibile trovare tratti innevati, anche nei mesi estivi.
Andata | ritorno
Contatto
Nendaz Tourisme
Route de la Télécabine 1
1997 Haute-Nendaz
Tel. +41 (0)27 289 55 89
info@nendaz.ch
www.nendaz.ch
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