La Svizzera a piedi

Sentiero dei passi alpini
Tappa 15, Rif. Margaroli–Binn

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Sentiero dei passi alpini
Tappa 15, Rif. Margaroli–Binn
Dall'Italia alla Svizzera via Arbola e parco paesaggistico della Valle di Binn, ricco di minerali. Dapprima c’è una salita in un passaggio ghiaioso e sul passo dello Scatta Minoia, poi una discesa all'Alpe Forno, nota per il raro formaggio Bettelmatt. Dopo il confine di stato, c’è il rifugio Binntalhütte e si segue il fiume Binna fino a Binn.
La seconda tappa del sentiero dei passi alpini fuori dalla Svizzera inizia presso il rifugio Margaroli sul Lago Vannino. Situato a 2194 metri di quota, il rifugio fu costruito da volontari nel 1980. Il sentiero escursionistico si snoda sulla riva destra del lago artificiale. Dopo circa mezz'ora, si arriva all'Alpe Curzalma, in cui scorrono vari torrenti. Poco dopo il cammino si fa più ripido. Prima della Scatta Minoia si deve affrontare un passaggio ghiaioso. Il valico si trova nei pressi di Bivacco Conti, a 2600 metri di altitudine. Il panorama sulle cime è magnifico: si osservano Arbola, Crampiolo e Rothorn.
Ora seguono 400 metri di dislivello in discesa. Superando piccoli laghi e ruscelli, che forniscono un habitat per le rane, presto si raggiunge l'Alpe Forno Inferiore. Qui il sentiero svolta in direzione del passo dell'Arbola e del confine svizzero. Poco prima del passo, si ammira una splendida vista sui due laghi più in basso: il Lago di Devero si trova leggermente sopra l'Alpe Devero, che fa parte del più antico parco naturale del Piemonte. Sul passo sono trascorse circa tre ore e mezza e si è a metà dell'escursione. Pochi minuti dopo si può fare una pausa nel rifugio Binntalhütte, che si trova nel parco paesaggistico di rilievo nazionale della valle di Binn, con aree naturali e agricole che presentano un elevato livello di biodiversità.
Durante la discesa si notano le colline e le cime bianche. Si tratta del famoso marmo bianco dolomitico della valle di Binn, che si è depositato nello scisto Bündner. Qui si trova una ricca varietà di minerali rari unica al mondo. Dopo circa un'ora, seguendo sentieri e percorsi ben preparati, si arriva al lago Halsesee, ubicato in un piccolo altopiano e ideale per rinfrescarsi. Ci vuole un'altra ora circa per raggiungere Imfeld. Oltre a una caffetteria, qui c’è l'ultima fermata AutoPostale. Nell’ultima discesa verso Binn si attraversa il piccolo borgo di Fäld, dove termina la lunga escursione dall'Italia alla Svizzera.
Ora seguono 400 metri di dislivello in discesa. Superando piccoli laghi e ruscelli, che forniscono un habitat per le rane, presto si raggiunge l'Alpe Forno Inferiore. Qui il sentiero svolta in direzione del passo dell'Arbola e del confine svizzero. Poco prima del passo, si ammira una splendida vista sui due laghi più in basso: il Lago di Devero si trova leggermente sopra l'Alpe Devero, che fa parte del più antico parco naturale del Piemonte. Sul passo sono trascorse circa tre ore e mezza e si è a metà dell'escursione. Pochi minuti dopo si può fare una pausa nel rifugio Binntalhütte, che si trova nel parco paesaggistico di rilievo nazionale della valle di Binn, con aree naturali e agricole che presentano un elevato livello di biodiversità.
Durante la discesa si notano le colline e le cime bianche. Si tratta del famoso marmo bianco dolomitico della valle di Binn, che si è depositato nello scisto Bündner. Qui si trova una ricca varietà di minerali rari unica al mondo. Dopo circa un'ora, seguendo sentieri e percorsi ben preparati, si arriva al lago Halsesee, ubicato in un piccolo altopiano e ideale per rinfrescarsi. Ci vuole un'altra ora circa per raggiungere Imfeld. Oltre a una caffetteria, qui c’è l'ultima fermata AutoPostale. Nell’ultima discesa verso Binn si attraversa il piccolo borgo di Fäld, dove termina la lunga escursione dall'Italia alla Svizzera.
Dall'Italia alla Svizzera via Arbola e parco paesaggistico della Valle di Binn, ricco di minerali. Dapprima c’è una salita in un passaggio ghiaioso e sul passo dello Scatta Minoia, poi una discesa all'Alpe Forno, nota per il raro formaggio Bettelmatt. Dopo il confine di stato, c’è il rifugio Binntalhütte e si segue il fiume Binna fino a Binn.
La seconda tappa del sentiero dei passi alpini fuori dalla Svizzera inizia presso il rifugio Margaroli sul Lago Vannino. Situato a 2194 metri di quota, il rifugio fu costruito da volontari nel 1980. Il sentiero escursionistico si snoda sulla riva destra del lago artificiale. Dopo circa mezz'ora, si arriva all'Alpe Curzalma, in cui scorrono vari torrenti. Poco dopo il cammino si fa più ripido. Prima della Scatta Minoia si deve affrontare un passaggio ghiaioso. Il valico si trova nei pressi di Bivacco Conti, a 2600 metri di altitudine. Il panorama sulle cime è magnifico: si osservano Arbola, Crampiolo e Rothorn.
Ora seguono 400 metri di dislivello in discesa. Superando piccoli laghi e ruscelli, che forniscono un habitat per le rane, presto si raggiunge l'Alpe Forno Inferiore. Qui il sentiero svolta in direzione del passo dell'Arbola e del confine svizzero. Poco prima del passo, si ammira una splendida vista sui due laghi più in basso: il Lago di Devero si trova leggermente sopra l'Alpe Devero, che fa parte del più antico parco naturale del Piemonte. Sul passo sono trascorse circa tre ore e mezza e si è a metà dell'escursione. Pochi minuti dopo si può fare una pausa nel rifugio Binntalhütte, che si trova nel parco paesaggistico di rilievo nazionale della valle di Binn, con aree naturali e agricole che presentano un elevato livello di biodiversità.
Durante la discesa si notano le colline e le cime bianche. Si tratta del famoso marmo bianco dolomitico della valle di Binn, che si è depositato nello scisto Bündner. Qui si trova una ricca varietà di minerali rari unica al mondo. Dopo circa un'ora, seguendo sentieri e percorsi ben preparati, si arriva al lago Halsesee, ubicato in un piccolo altopiano e ideale per rinfrescarsi. Ci vuole un'altra ora circa per raggiungere Imfeld. Oltre a una caffetteria, qui c’è l'ultima fermata AutoPostale. Nell’ultima discesa verso Binn si attraversa il piccolo borgo di Fäld, dove termina la lunga escursione dall'Italia alla Svizzera.
Ora seguono 400 metri di dislivello in discesa. Superando piccoli laghi e ruscelli, che forniscono un habitat per le rane, presto si raggiunge l'Alpe Forno Inferiore. Qui il sentiero svolta in direzione del passo dell'Arbola e del confine svizzero. Poco prima del passo, si ammira una splendida vista sui due laghi più in basso: il Lago di Devero si trova leggermente sopra l'Alpe Devero, che fa parte del più antico parco naturale del Piemonte. Sul passo sono trascorse circa tre ore e mezza e si è a metà dell'escursione. Pochi minuti dopo si può fare una pausa nel rifugio Binntalhütte, che si trova nel parco paesaggistico di rilievo nazionale della valle di Binn, con aree naturali e agricole che presentano un elevato livello di biodiversità.
Durante la discesa si notano le colline e le cime bianche. Si tratta del famoso marmo bianco dolomitico della valle di Binn, che si è depositato nello scisto Bündner. Qui si trova una ricca varietà di minerali rari unica al mondo. Dopo circa un'ora, seguendo sentieri e percorsi ben preparati, si arriva al lago Halsesee, ubicato in un piccolo altopiano e ideale per rinfrescarsi. Ci vuole un'altra ora circa per raggiungere Imfeld. Oltre a una caffetteria, qui c’è l'ultima fermata AutoPostale. Nell’ultima discesa verso Binn si attraversa il piccolo borgo di Fäld, dove termina la lunga escursione dall'Italia alla Svizzera.
Lunghezza
20 km
Salite | Discesa
880 m | 1650 m
Tempo di marcia
6 h 35 min
Tecnica | Forma fisica
medio
(sentiero di montagna)
|
difficile
Avvertimenti
Avvertimento
Attenzione: il percorso si snoda attraverso l’Italia, portare con sé i documenti d’identità
Andata | ritorno
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