La Svizzera a piedi

Sentiero dei passi alpini
Tappa 17, Rosswald–Simplon Hospiz

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Sentiero dei passi alpini
Tappa 17, Rosswald–Simplon Hospiz
Una tappa particolarmente variata, ricca di grandi momenti panoramici: salita alpina fino alla Bortelhütte, in autunno scorpacciata di mirtilli sopra Rothwald. Da Schallbett al Passo del Sempione si cammina sopra la galleria della strada del passo.
Il passo del Sempione collega il Canton Vallese con la Val Divedro e Domodossola, nell'Italia settentrionale. È considerato uno dei più bei valichi delle Alpi. Percorso già nell'età della pietra, nel XVII secolo veniva utilizzato soprattutto da contrabbandieri e mercenari, dato che a tutti gli altri la gola di Gondo appariva impercorribile. La prima strada carrozzabile risale ai tempi di Napoleone, che la fece costruire tra il 1800 e il 1805. Nel 1801 ordinò anche la costruzione dell'ospizio. Dopo la caduta di Napoleone, l'ospizio venne ultimato solo nel 1831 dai canonici del Gran San Bernardo. Nel 1906, quindi più di cento anni dopo, venne inaugurata la galleria ferroviaria lunga 19 chilometri.
Dall'ospizio, passando accanto all'Hotel Monte Leone, si scende tranquillamente a Blattu. Attraversato il torrente Chrummbach, inizia la salita verso il passo Bistine. Strada facendo la vista spazia sulle montagne Hübschhorn, Galehorn e Böshorn e sul fondovalle con la strada del Sempione. Un po' a nord del Sentiero dei passi alpini sorge l'Hopschusee. Il lago è adagiato in un mosaico di tipi di vegetazione diversi: torbiere, prati alpini, brughiere ad arbusti nani e zone aride. Più in alto si scorgono le diramazioni della torbiera alta. Dopo due ore abbondanti si raggiunge il passo Bistine e si entra nella valle di Nanz. Le tre ore successive di camminata sono tutte da godere: bei sentieri, pochi metri di dislivello, in compagnia di pecore, capre e marmotte, la cascata presso Fulmoos. Si segue quindi il canale di irrigazione (Suone o bisse) sull'altro versante della valle, dal punto di captazione fino al passo di Gibidum.
Il passo di Gibidum (Gibidumpass) sorge sopra Visperterminen. Qui, sul versante protetto rivolto a sud, si spinge fino a 1150 m s.l.m. il Rieben, il più alto vigneto d'Europa. Ora il sentiero escursionistico compie una svolta di 180 gradi in direzione della valle di Saas. Si attraversa la riserva forestale di protezione Sädolwald, simile a una foresta vergine, con larici e cembri secolari che in parte superano i 600 di età. Con un po' di fortuna si può anche osservare la Civetta capogrosso, la Civetta nana, il Fagiano di monte, il Merlo dal collare o il Cuculo. Dopo un'ultima breve salita, segue l'ultima discesa di questa lunga escursione che termina a Gspon, paese chiuso al traffico motorizzato.
Dall'ospizio, passando accanto all'Hotel Monte Leone, si scende tranquillamente a Blattu. Attraversato il torrente Chrummbach, inizia la salita verso il passo Bistine. Strada facendo la vista spazia sulle montagne Hübschhorn, Galehorn e Böshorn e sul fondovalle con la strada del Sempione. Un po' a nord del Sentiero dei passi alpini sorge l'Hopschusee. Il lago è adagiato in un mosaico di tipi di vegetazione diversi: torbiere, prati alpini, brughiere ad arbusti nani e zone aride. Più in alto si scorgono le diramazioni della torbiera alta. Dopo due ore abbondanti si raggiunge il passo Bistine e si entra nella valle di Nanz. Le tre ore successive di camminata sono tutte da godere: bei sentieri, pochi metri di dislivello, in compagnia di pecore, capre e marmotte, la cascata presso Fulmoos. Si segue quindi il canale di irrigazione (Suone o bisse) sull'altro versante della valle, dal punto di captazione fino al passo di Gibidum.
Il passo di Gibidum (Gibidumpass) sorge sopra Visperterminen. Qui, sul versante protetto rivolto a sud, si spinge fino a 1150 m s.l.m. il Rieben, il più alto vigneto d'Europa. Ora il sentiero escursionistico compie una svolta di 180 gradi in direzione della valle di Saas. Si attraversa la riserva forestale di protezione Sädolwald, simile a una foresta vergine, con larici e cembri secolari che in parte superano i 600 di età. Con un po' di fortuna si può anche osservare la Civetta capogrosso, la Civetta nana, il Fagiano di monte, il Merlo dal collare o il Cuculo. Dopo un'ultima breve salita, segue l'ultima discesa di questa lunga escursione che termina a Gspon, paese chiuso al traffico motorizzato.
Una tappa particolarmente variata, ricca di grandi momenti panoramici: salita alpina fino alla Bortelhütte, in autunno scorpacciata di mirtilli sopra Rothwald. Da Schallbett al Passo del Sempione si cammina sopra la galleria della strada del passo.
Il passo del Sempione collega il Canton Vallese con la Val Divedro e Domodossola, nell'Italia settentrionale. È considerato uno dei più bei valichi delle Alpi. Percorso già nell'età della pietra, nel XVII secolo veniva utilizzato soprattutto da contrabbandieri e mercenari, dato che a tutti gli altri la gola di Gondo appariva impercorribile. La prima strada carrozzabile risale ai tempi di Napoleone, che la fece costruire tra il 1800 e il 1805. Nel 1801 ordinò anche la costruzione dell'ospizio. Dopo la caduta di Napoleone, l'ospizio venne ultimato solo nel 1831 dai canonici del Gran San Bernardo. Nel 1906, quindi più di cento anni dopo, venne inaugurata la galleria ferroviaria lunga 19 chilometri.
Dall'ospizio, passando accanto all'Hotel Monte Leone, si scende tranquillamente a Blattu. Attraversato il torrente Chrummbach, inizia la salita verso il passo Bistine. Strada facendo la vista spazia sulle montagne Hübschhorn, Galehorn e Böshorn e sul fondovalle con la strada del Sempione. Un po' a nord del Sentiero dei passi alpini sorge l'Hopschusee. Il lago è adagiato in un mosaico di tipi di vegetazione diversi: torbiere, prati alpini, brughiere ad arbusti nani e zone aride. Più in alto si scorgono le diramazioni della torbiera alta. Dopo due ore abbondanti si raggiunge il passo Bistine e si entra nella valle di Nanz. Le tre ore successive di camminata sono tutte da godere: bei sentieri, pochi metri di dislivello, in compagnia di pecore, capre e marmotte, la cascata presso Fulmoos. Si segue quindi il canale di irrigazione (Suone o bisse) sull'altro versante della valle, dal punto di captazione fino al passo di Gibidum.
Il passo di Gibidum (Gibidumpass) sorge sopra Visperterminen. Qui, sul versante protetto rivolto a sud, si spinge fino a 1150 m s.l.m. il Rieben, il più alto vigneto d'Europa. Ora il sentiero escursionistico compie una svolta di 180 gradi in direzione della valle di Saas. Si attraversa la riserva forestale di protezione Sädolwald, simile a una foresta vergine, con larici e cembri secolari che in parte superano i 600 di età. Con un po' di fortuna si può anche osservare la Civetta capogrosso, la Civetta nana, il Fagiano di monte, il Merlo dal collare o il Cuculo. Dopo un'ultima breve salita, segue l'ultima discesa di questa lunga escursione che termina a Gspon, paese chiuso al traffico motorizzato.
Dall'ospizio, passando accanto all'Hotel Monte Leone, si scende tranquillamente a Blattu. Attraversato il torrente Chrummbach, inizia la salita verso il passo Bistine. Strada facendo la vista spazia sulle montagne Hübschhorn, Galehorn e Böshorn e sul fondovalle con la strada del Sempione. Un po' a nord del Sentiero dei passi alpini sorge l'Hopschusee. Il lago è adagiato in un mosaico di tipi di vegetazione diversi: torbiere, prati alpini, brughiere ad arbusti nani e zone aride. Più in alto si scorgono le diramazioni della torbiera alta. Dopo due ore abbondanti si raggiunge il passo Bistine e si entra nella valle di Nanz. Le tre ore successive di camminata sono tutte da godere: bei sentieri, pochi metri di dislivello, in compagnia di pecore, capre e marmotte, la cascata presso Fulmoos. Si segue quindi il canale di irrigazione (Suone o bisse) sull'altro versante della valle, dal punto di captazione fino al passo di Gibidum.
Il passo di Gibidum (Gibidumpass) sorge sopra Visperterminen. Qui, sul versante protetto rivolto a sud, si spinge fino a 1150 m s.l.m. il Rieben, il più alto vigneto d'Europa. Ora il sentiero escursionistico compie una svolta di 180 gradi in direzione della valle di Saas. Si attraversa la riserva forestale di protezione Sädolwald, simile a una foresta vergine, con larici e cembri secolari che in parte superano i 600 di età. Con un po' di fortuna si può anche osservare la Civetta capogrosso, la Civetta nana, il Fagiano di monte, il Merlo dal collare o il Cuculo. Dopo un'ultima breve salita, segue l'ultima discesa di questa lunga escursione che termina a Gspon, paese chiuso al traffico motorizzato.
Lunghezza
19 km
Salite | Discesa
1150 m | 950 m
Tempo di marcia
6 h 25 min
Tecnica | Forma fisica
medio
(sentiero di montagna)
|
difficile
Andata | ritorno
Stagione
Stagione
Attenzione: nei tratti in quota, possibile presenza di neve anche nei mesi estivi.
Avvertimenti
Andata | ritorno
Contatto
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Valrando
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