La Svizzera a piedi

Sentiero alpino panoramico
Tappa 27, Aubonne–Nyon

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Sentiero alpino panoramico
Tappa 27, Aubonne–Nyon
Una mattinata panoramica attraverso i vigneti e i villaggi de La Côte vodese dove si produce vino, un pomeriggio all’ombra lungo in Sentiero dei tobleroni (in passato difesa anticarro) e la Serine. La sera una visita al castello di Prangins e alla città medievale di Nyon.
La città di Aubonne, che svetta da una sporgenza del terreno sopra l’omonima valle, sorge ai piedi del Giura, con una splendida vista sul lago Lemano. Case patrizie, vicoli stretti e un castello dell’XI secolo impreziosiscono il tessuto urbano medievale.
Una volta lasciata Aubonne, ci si addentra subito nei vigneti La Côte. Questa è la più grande regione vinicola del Canton Vaud, e si estende per più di 45 chilometri fin quasi a Ginevra. Tra colline, fiumi e sponde del lago, l’area vanta diverse tipologie di suolo e una grande ricchezza di prodotti agricoli, condizioni ideali per lo sviluppo di uva bianca e rossa. Qui, come in tutto il Canton Vaud, comunque, prevale lo Chasselas.
Superando Féchy, si arriva a Mont-sur-Rolle, Vinzel e – dopo quasi quattro ore – Begnins, centri rinomati per gli amanti del buon vino. Non a caso, quattro dei dodici comuni, in un’area di 1.900 ettari, hanno lo status di Grand Cru.
La prima metà di questa lunga escursione è ormai conclusa. Una volta lasciatisi alle spalle sentieri e vigneti assolati, il paesaggio cambia: si scende lungo l’ombroso Sentiero dei Tobleroni e si costeggia la Serine fino alle rive del lago Lemano. Diversamente da quanto si potrebbe immaginare, il Sentiero dei Tobleroni non deve il suo nome al noto cioccolato svizzero di forma triangolare, bensì alle fortificazioni anticarro costruite per la mobilitazione militare degli anni 1939-45. D’altro canto, però, i famosi blocchi di cemento che coprono un tratto di strada lungo circa 10 chilometri ricordano molto il Toblerone. Per finire, si attraversa il campo da golf Le Rancho.
Inizia così l’ultima ora di camminata. Senza dubbio vale la pena fare una sosta più lunga a Prangins, il cui strepitoso castello, in posizione soprelevata sul lago Lemano, ospita la sede romanda del Museo nazionale svizzero, uno dei maggiori orti storici della Svizzera e un parco francese. Dopo un’escursione di 7,5 ore e 30 chilometri complessivi, si raggiunge finalmente la meta di questa tappa, Nyon.
Una volta lasciata Aubonne, ci si addentra subito nei vigneti La Côte. Questa è la più grande regione vinicola del Canton Vaud, e si estende per più di 45 chilometri fin quasi a Ginevra. Tra colline, fiumi e sponde del lago, l’area vanta diverse tipologie di suolo e una grande ricchezza di prodotti agricoli, condizioni ideali per lo sviluppo di uva bianca e rossa. Qui, come in tutto il Canton Vaud, comunque, prevale lo Chasselas.
Superando Féchy, si arriva a Mont-sur-Rolle, Vinzel e – dopo quasi quattro ore – Begnins, centri rinomati per gli amanti del buon vino. Non a caso, quattro dei dodici comuni, in un’area di 1.900 ettari, hanno lo status di Grand Cru.
La prima metà di questa lunga escursione è ormai conclusa. Una volta lasciatisi alle spalle sentieri e vigneti assolati, il paesaggio cambia: si scende lungo l’ombroso Sentiero dei Tobleroni e si costeggia la Serine fino alle rive del lago Lemano. Diversamente da quanto si potrebbe immaginare, il Sentiero dei Tobleroni non deve il suo nome al noto cioccolato svizzero di forma triangolare, bensì alle fortificazioni anticarro costruite per la mobilitazione militare degli anni 1939-45. D’altro canto, però, i famosi blocchi di cemento che coprono un tratto di strada lungo circa 10 chilometri ricordano molto il Toblerone. Per finire, si attraversa il campo da golf Le Rancho.
Inizia così l’ultima ora di camminata. Senza dubbio vale la pena fare una sosta più lunga a Prangins, il cui strepitoso castello, in posizione soprelevata sul lago Lemano, ospita la sede romanda del Museo nazionale svizzero, uno dei maggiori orti storici della Svizzera e un parco francese. Dopo un’escursione di 7,5 ore e 30 chilometri complessivi, si raggiunge finalmente la meta di questa tappa, Nyon.
Una mattinata panoramica attraverso i vigneti e i villaggi de La Côte vodese dove si produce vino, un pomeriggio all’ombra lungo in Sentiero dei tobleroni (in passato difesa anticarro) e la Serine. La sera una visita al castello di Prangins e alla città medievale di Nyon.
La città di Aubonne, che svetta da una sporgenza del terreno sopra l’omonima valle, sorge ai piedi del Giura, con una splendida vista sul lago Lemano. Case patrizie, vicoli stretti e un castello dell’XI secolo impreziosiscono il tessuto urbano medievale.
Una volta lasciata Aubonne, ci si addentra subito nei vigneti La Côte. Questa è la più grande regione vinicola del Canton Vaud, e si estende per più di 45 chilometri fin quasi a Ginevra. Tra colline, fiumi e sponde del lago, l’area vanta diverse tipologie di suolo e una grande ricchezza di prodotti agricoli, condizioni ideali per lo sviluppo di uva bianca e rossa. Qui, come in tutto il Canton Vaud, comunque, prevale lo Chasselas.
Superando Féchy, si arriva a Mont-sur-Rolle, Vinzel e – dopo quasi quattro ore – Begnins, centri rinomati per gli amanti del buon vino. Non a caso, quattro dei dodici comuni, in un’area di 1.900 ettari, hanno lo status di Grand Cru.
La prima metà di questa lunga escursione è ormai conclusa. Una volta lasciatisi alle spalle sentieri e vigneti assolati, il paesaggio cambia: si scende lungo l’ombroso Sentiero dei Tobleroni e si costeggia la Serine fino alle rive del lago Lemano. Diversamente da quanto si potrebbe immaginare, il Sentiero dei Tobleroni non deve il suo nome al noto cioccolato svizzero di forma triangolare, bensì alle fortificazioni anticarro costruite per la mobilitazione militare degli anni 1939-45. D’altro canto, però, i famosi blocchi di cemento che coprono un tratto di strada lungo circa 10 chilometri ricordano molto il Toblerone. Per finire, si attraversa il campo da golf Le Rancho.
Inizia così l’ultima ora di camminata. Senza dubbio vale la pena fare una sosta più lunga a Prangins, il cui strepitoso castello, in posizione soprelevata sul lago Lemano, ospita la sede romanda del Museo nazionale svizzero, uno dei maggiori orti storici della Svizzera e un parco francese. Dopo un’escursione di 7,5 ore e 30 chilometri complessivi, si raggiunge finalmente la meta di questa tappa, Nyon.
Una volta lasciata Aubonne, ci si addentra subito nei vigneti La Côte. Questa è la più grande regione vinicola del Canton Vaud, e si estende per più di 45 chilometri fin quasi a Ginevra. Tra colline, fiumi e sponde del lago, l’area vanta diverse tipologie di suolo e una grande ricchezza di prodotti agricoli, condizioni ideali per lo sviluppo di uva bianca e rossa. Qui, come in tutto il Canton Vaud, comunque, prevale lo Chasselas.
Superando Féchy, si arriva a Mont-sur-Rolle, Vinzel e – dopo quasi quattro ore – Begnins, centri rinomati per gli amanti del buon vino. Non a caso, quattro dei dodici comuni, in un’area di 1.900 ettari, hanno lo status di Grand Cru.
La prima metà di questa lunga escursione è ormai conclusa. Una volta lasciatisi alle spalle sentieri e vigneti assolati, il paesaggio cambia: si scende lungo l’ombroso Sentiero dei Tobleroni e si costeggia la Serine fino alle rive del lago Lemano. Diversamente da quanto si potrebbe immaginare, il Sentiero dei Tobleroni non deve il suo nome al noto cioccolato svizzero di forma triangolare, bensì alle fortificazioni anticarro costruite per la mobilitazione militare degli anni 1939-45. D’altro canto, però, i famosi blocchi di cemento che coprono un tratto di strada lungo circa 10 chilometri ricordano molto il Toblerone. Per finire, si attraversa il campo da golf Le Rancho.
Inizia così l’ultima ora di camminata. Senza dubbio vale la pena fare una sosta più lunga a Prangins, il cui strepitoso castello, in posizione soprelevata sul lago Lemano, ospita la sede romanda del Museo nazionale svizzero, uno dei maggiori orti storici della Svizzera e un parco francese. Dopo un’escursione di 7,5 ore e 30 chilometri complessivi, si raggiunge finalmente la meta di questa tappa, Nyon.
Lunghezza
30 km
Salite | Discesa
540 m | 660 m
Tempo di marcia
7 h 30 min
Tecnica | Forma fisica
facile
(sentiero escursionistico)
|
difficile
Andata | ritorno
Avvertimenti
Andata | ritorno
Contatto
Gestione della segnaletica
La segnaletica è gestita dall'associazione cantonale per i sentieri escursionistici su incarico del cantone.
Vaud Rando
Place Grand-St-Jean 2
1003 Lausanne
contact@vaud-rando.ch
www.vaud-rando.ch