Sci di fondo

Loipe Elm
Elm–Elm

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Loipe Elm
Elm–Elm
La pista di fondo di Elm sorge nel cuore del patrimonio mondiale UNESCO dell’Arena tettonica di Sardona e attraversa il grazioso paese montano insignito del premio Wakker.
All’estremità della valle glaronese di Sernf sorge il placido paese di montagna di Elm. Grazie alla splendida conservazione del suo aspetto originario, caratterizzato da tipiche costruzioni in legno, nel 1976 Elm ha ricevuto un riconoscimento dal Consiglio europeo e nel 1981 è stato insignito del Premio Wakker.
Dietro al municipio del comune vallivo, il più alto del cantone, prende il via una pista di fondo lunga 7 chilometri. La prima parte della pista, “Wiese”, percorre un terreno pressoché pianeggiante e costeggia le case poste sotto tutela dei monumenti storici. Sciando rimane tempo a sufficienza per abbracciare con lo sguardo lo spettacolare panorama alpino degli Tschingelhörner e del Martinsloch. Con un pizzico di fortuna è anche possibile osservare uno spettacolo naturale: due volte all’anno, infatti, a marzo e a settembre, il sole attraversa la finestra nella roccia del Martinsloch alta 22 metri e illumina per qualche minuto il campanile di Elm. Nato dal sovrascorrimento principale glaronese, il Martinsloch è parte del patrimonio mondiale UNESCO. Nella regione di Sardona, che si estende su oltre 300 chilometri quadrati, la pietra verrucana risalente a 250-300 milioni di anni fa si è sovrapposta a formazioni di flysch risalenti a circa 35-50 milioni di anni. In questo modo si è venuto a creare uno strato di pietra più antico sopra a uno strato di gran lunga più recente. Il fenomeno è particolarmente impressionante da vedere presso gli Tschingelhörner vicino al Martinsloch.
Il viaggio nella storia procede grazie allo sci di fondo. Superato il ponte inizia la seconda parte della pista, chiamata “Bärentritt” e caratterizzata da una pendenza maggiore. Più su il percorso costeggia il limitare del bosco in direzione di Aeschen, dove un enorme masso schiantatosi nella valle durante la frana di Elm, nel settembre del 1881, ricorda ancora oggi la catastrofe naturale che ha fatto staccare circa 10 milioni di metri cubi di ardesia dalla montagna. Questi, precipitando in caduta libera per centinaia di metri nella valle, hanno sepolto 114 persone e raso al suolo 83 edifici. Oggi quasi non si riesce a immaginare la scena, percorrendo questa pista per lo sci di fondo in un’atmosfera da sogno che garantisce quiete e momenti idilliaci.
Dietro al municipio del comune vallivo, il più alto del cantone, prende il via una pista di fondo lunga 7 chilometri. La prima parte della pista, “Wiese”, percorre un terreno pressoché pianeggiante e costeggia le case poste sotto tutela dei monumenti storici. Sciando rimane tempo a sufficienza per abbracciare con lo sguardo lo spettacolare panorama alpino degli Tschingelhörner e del Martinsloch. Con un pizzico di fortuna è anche possibile osservare uno spettacolo naturale: due volte all’anno, infatti, a marzo e a settembre, il sole attraversa la finestra nella roccia del Martinsloch alta 22 metri e illumina per qualche minuto il campanile di Elm. Nato dal sovrascorrimento principale glaronese, il Martinsloch è parte del patrimonio mondiale UNESCO. Nella regione di Sardona, che si estende su oltre 300 chilometri quadrati, la pietra verrucana risalente a 250-300 milioni di anni fa si è sovrapposta a formazioni di flysch risalenti a circa 35-50 milioni di anni. In questo modo si è venuto a creare uno strato di pietra più antico sopra a uno strato di gran lunga più recente. Il fenomeno è particolarmente impressionante da vedere presso gli Tschingelhörner vicino al Martinsloch.
Il viaggio nella storia procede grazie allo sci di fondo. Superato il ponte inizia la seconda parte della pista, chiamata “Bärentritt” e caratterizzata da una pendenza maggiore. Più su il percorso costeggia il limitare del bosco in direzione di Aeschen, dove un enorme masso schiantatosi nella valle durante la frana di Elm, nel settembre del 1881, ricorda ancora oggi la catastrofe naturale che ha fatto staccare circa 10 milioni di metri cubi di ardesia dalla montagna. Questi, precipitando in caduta libera per centinaia di metri nella valle, hanno sepolto 114 persone e raso al suolo 83 edifici. Oggi quasi non si riesce a immaginare la scena, percorrendo questa pista per lo sci di fondo in un’atmosfera da sogno che garantisce quiete e momenti idilliaci.
La pista di fondo di Elm sorge nel cuore del patrimonio mondiale UNESCO dell’Arena tettonica di Sardona e attraversa il grazioso paese montano insignito del premio Wakker.
All’estremità della valle glaronese di Sernf sorge il placido paese di montagna di Elm. Grazie alla splendida conservazione del suo aspetto originario, caratterizzato da tipiche costruzioni in legno, nel 1976 Elm ha ricevuto un riconoscimento dal Consiglio europeo e nel 1981 è stato insignito del Premio Wakker.
Dietro al municipio del comune vallivo, il più alto del cantone, prende il via una pista di fondo lunga 7 chilometri. La prima parte della pista, “Wiese”, percorre un terreno pressoché pianeggiante e costeggia le case poste sotto tutela dei monumenti storici. Sciando rimane tempo a sufficienza per abbracciare con lo sguardo lo spettacolare panorama alpino degli Tschingelhörner e del Martinsloch. Con un pizzico di fortuna è anche possibile osservare uno spettacolo naturale: due volte all’anno, infatti, a marzo e a settembre, il sole attraversa la finestra nella roccia del Martinsloch alta 22 metri e illumina per qualche minuto il campanile di Elm. Nato dal sovrascorrimento principale glaronese, il Martinsloch è parte del patrimonio mondiale UNESCO. Nella regione di Sardona, che si estende su oltre 300 chilometri quadrati, la pietra verrucana risalente a 250-300 milioni di anni fa si è sovrapposta a formazioni di flysch risalenti a circa 35-50 milioni di anni. In questo modo si è venuto a creare uno strato di pietra più antico sopra a uno strato di gran lunga più recente. Il fenomeno è particolarmente impressionante da vedere presso gli Tschingelhörner vicino al Martinsloch.
Il viaggio nella storia procede grazie allo sci di fondo. Superato il ponte inizia la seconda parte della pista, chiamata “Bärentritt” e caratterizzata da una pendenza maggiore. Più su il percorso costeggia il limitare del bosco in direzione di Aeschen, dove un enorme masso schiantatosi nella valle durante la frana di Elm, nel settembre del 1881, ricorda ancora oggi la catastrofe naturale che ha fatto staccare circa 10 milioni di metri cubi di ardesia dalla montagna. Questi, precipitando in caduta libera per centinaia di metri nella valle, hanno sepolto 114 persone e raso al suolo 83 edifici. Oggi quasi non si riesce a immaginare la scena, percorrendo questa pista per lo sci di fondo in un’atmosfera da sogno che garantisce quiete e momenti idilliaci.
Dietro al municipio del comune vallivo, il più alto del cantone, prende il via una pista di fondo lunga 7 chilometri. La prima parte della pista, “Wiese”, percorre un terreno pressoché pianeggiante e costeggia le case poste sotto tutela dei monumenti storici. Sciando rimane tempo a sufficienza per abbracciare con lo sguardo lo spettacolare panorama alpino degli Tschingelhörner e del Martinsloch. Con un pizzico di fortuna è anche possibile osservare uno spettacolo naturale: due volte all’anno, infatti, a marzo e a settembre, il sole attraversa la finestra nella roccia del Martinsloch alta 22 metri e illumina per qualche minuto il campanile di Elm. Nato dal sovrascorrimento principale glaronese, il Martinsloch è parte del patrimonio mondiale UNESCO. Nella regione di Sardona, che si estende su oltre 300 chilometri quadrati, la pietra verrucana risalente a 250-300 milioni di anni fa si è sovrapposta a formazioni di flysch risalenti a circa 35-50 milioni di anni. In questo modo si è venuto a creare uno strato di pietra più antico sopra a uno strato di gran lunga più recente. Il fenomeno è particolarmente impressionante da vedere presso gli Tschingelhörner vicino al Martinsloch.
Il viaggio nella storia procede grazie allo sci di fondo. Superato il ponte inizia la seconda parte della pista, chiamata “Bärentritt” e caratterizzata da una pendenza maggiore. Più su il percorso costeggia il limitare del bosco in direzione di Aeschen, dove un enorme masso schiantatosi nella valle durante la frana di Elm, nel settembre del 1881, ricorda ancora oggi la catastrofe naturale che ha fatto staccare circa 10 milioni di metri cubi di ardesia dalla montagna. Questi, precipitando in caduta libera per centinaia di metri nella valle, hanno sepolto 114 persone e raso al suolo 83 edifici. Oggi quasi non si riesce a immaginare la scena, percorrendo questa pista per lo sci di fondo in un’atmosfera da sogno che garantisce quiete e momenti idilliaci.
Lunghezza | Numero delle tappe
5 km
| 1 Tappa
Salite | Discesa
150 m | 150 m
Tecnica | Forma fisica
classico+skating
|
medio
Andata | ritorno
Stagione
Stagione invernale
Di regola la stagione invernale dura da metà dicembre a fine marzo.
Di più …
Pista di fondo notturna
Le parti Bärentritt e Unterbach vengono illuminate martedì e giovedì sera fino alle 21.
Avvertimenti
Noleggio sci e skipass per sci di fondo
Maggiori informazioni sullo skipass per lo sci di fondo, sul noleggio delle attrezzature per lo sci di fondo e sulla possibilità di accedere a docce e spogliatoi:
www.elm.ch